Diego Rainone

Diego Rainone
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Strumenti suonati: 

È un'oca? È una sirena di nave? È il suono della sofferenza? No, è un sassofono.

E dietro un grande sax può esserci solo un grande musicista: Diego.

Nato e cresciuto sugli alti colli muggesani, nel nobile borgo patria dei Lucchetti, vide la chiave del suo imminente successo in questo affascinante strumento, scoperto seguendo la banda del paese. Fu un lampo.Intraprese la carriera solista a soli sedici anni nella, inizialmente ridente, cittadina di Grado alimentato da bevande a base di latte e menta. Poco apprezzato purtroppo dal popolo tedesco in vacanza, fece convertire col tempo la cittadina da ridente a sofferente a causa delle sue melodie talvolta inconcludenti.

La passione per la musica lo trascinò inesorabilmente verso studi approfonditi assieme ad un grande saxofonista di musica jazz, che gli permise di padroneggiare l'arte delle scale blues. Questo lo portò a suonare nelle più prestigiose osmize -tipico ritrovo triestino- della zona, portando con sé un bagaglio culturale carico di damigiane.

Assieme a Stefano formò così nell'adolescenza il famigerato gruppo musicale Sobri Per Caso.Il suo fidato strumento non lo abbandonò mai nel corso della vita: egli infatti era solito pranzare, guidare, lavare la casa e quant'altro con al collo il suo compagno di avventure. Leggenda narra che, durante un suo allenamento di nuoto, sotto il pelo dell'acqua si fosse intravista una strana pinna dorata. Diego non lo ammise mai, trovando scuse sulla delicatezza dello strumento, ma nessuno ha ancora sfatato quel inusuale racconto popolare.

Una tale passione e dedizione venne così notata dalla Showband Vecia Trieste che lo accompagnò sulla retta via del divertimento, tentando però di corrompergli l'anima convertendolo ad uno strumento di maggior volume e spessore. Ma l’imperterrito Diego non cedette, e a quel punto il gruppo si dovette rassegnare ad avere un altro sax nel suo organico.

Se ascolti nel silenzio tra un brano e l'altro potrai sentire qualche scala, arpeggio, o esercizio di riscaldamento. Quello è lui, quello è Diego de Lucchetti’s.