Leader indiscusso dell’Associazione Vecia Trieste e storico fondatore del gruppo, come quasi tutti i musicisti ha dovuto cercare il suo strumento ideale.
Inizia con la fisarmonica, ma la gestione di due mani e tanti tasti non era nelle sue corde, decide quindi di approcciarsi al bombardino, ma tre pistoni continuavano ad essere troppi, a quel punto il suo insegnante stremato gli propone il trombone “che va su e giù”… la scelta della vita!
Parafrasando “4 amici al bar” di Dalla, Corrado si trova alla fine degli anni ’80 con qualche amico in osmiza a cantare e suonare canzoni triestine e limitrofe. E sarà proprio con quel trombone senza tasti, i suoi amici e una certa dose di coraggio che Corrado deciderà di girare il mondo portando il folclore triestino fuori dalla zona Alpe Adria, ma per fare questo bisogna studiare, quindi canticchiando:
E la coulisse volea suonareeeee
La xe rivada sul mi bemolleeeeee
E la sa che xe calante folleeeeeeeee
E un po’ più su volea andare
La coulisse per non stonare
E un po’ più su volea andare
La coulisse per non stonaaaaarrrr
Studia con Maestri del calibro di Desiglia, Zanella, Ferrari.
Si diploma al Conservatorio di Trieste e diventa Maestro dell’orchestra Vecia Trieste e della banda della Comunità degli italiani di Buie d’Istria, quindi dopo anni di studio, ricerche e tanta pratica finalmente comprende l’uso e l’utilità dei pistoni, tanto da comprarsi un eufonio da strada con cui esercitarsi nelle spirometrie (per la felicità di chi gli suona davanti).
Chissà se prima o poi riuscirà a suonare anche la fisa!