Muggesano doc dal pedigree carnevalesco, Daniele fin dalla giovane età eredita dai genitori “el morbin mujesan” e la passione per il carnevale in tutte le sue forme.
Ed è proprio fra un “ballo delle bambole” e un giro per la sua Muggia vestito da principino che Daniele sente il richiamo della musica. Comprerà il suo primo strumento a 9 anni in un autogrill durante un viaggio: un flauto di plastica arancione.
Da lì l’inizio di una nuova avventura. Il piccolo Daniele si iscriverà al doposcuola di musica del Maestro Beacovich e l’anno dopo entrerà nella scuola di musica della banda dell’Ongia.
Troppo scoordinato per gestire tutti i tasti di un flauto, un clarino o un sassofono, ecco che il Maestro opta per un ottone, ma quale ottone puoi dare ad un basso, mingherlino (20kg in tutto) bimbo di 10 anni? La tromba! La più piccola (e leggera) tra gli ottoni. E il matrimonio Daniele-Tromba si accinge ad arrivare alle nozze d’oro (quasi… non è così vecchio…).
Crescendo (solo sulla carta d’identità, in altezza poco) non perde lo spirito carnevalesco e nemmeno l’occasione per suonare, che sia come banda Ongia, sia come Frajeri per l’apertura del Carnevale Muggesano, sia con… “se trovemo zo dopo e andemo a sonar in giro???”… chiunque abbia voglia di condividere 4 note assieme a lui insomma.
Da militare, nella Banda della Marina, conoscerà Corrado e Alessandro, la loro amicizia continua fino ad oggi, e le collaborazioni musicali pure!
Entra nella Guggenband Muja e poi nella Vecia Trieste Show Band nei primi del 2000.
Affidabile, generoso, divertente e a volte brontolone è sicuramente il “saggio” della sezione trombe.